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Bed and breakfast e condominio

Una importante sentenza della Corte Costituzionale stabilisce un’affermazione di diritto: un’attività di Bed and breakfast non può, in alcun modo, essere subordinata alle autorizzazioni dell’assemblea di condominio.

È, infatti, la stessa Corte Costituzionale ad intervenire su quella attività alberghiera, che potremmo definire, “fai da te” con una sentenza che dichiara l’incostituzionalità di una legge della Regione Lombardia che dal 2007 ha, di fatto, obbligato i proprietari di appartamenti adibiti a bed & breakfast a chiedere il nulla osta dei condomini per l’avvio o la prosecuzione della suddetta attività.

La norma (più precisamente l’articolo 45 della legge regionale n°15 del 2007) contro la quale la signora Laura L., titolare di una piccola pensione nella città di Milano, ha presentato ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Lombardia in seguito ad un secco rifiuto da parte del Comune di Milano delle autorizzazioni necessarie all’attività in questione.

Tale rifiuto venne motivato con il diniego del nulla osta da parte dell’assemblea di condominio del palazzo ove la signora avrebbe inaugurato il suo B&B. Il provvedimento comunale è stato, così, impugnato al TAR e i giudici amministrativi, accogliendo l’eccezione di incostituzionalità avanzata dalla signora Laura tramite il suo legale, hanno girato la questione ai giudici della Corte Costituzionale, che, con sentenza 369 hanno sottolineato come “la disposizione censurata disciplina la materia condominiale in domo più severo di quanto disposto dal codice civile“. E che ancora “i rapporti condominiali tra privati costituiscono materia riservata alla legislazione statale“.

La Regione Lombardia non può, quindi, prevedere alcun tipo di adempimento diverso e più restrittivo rispetto a quelli stabiliti dal codice civile, in quanto “l’assemblea dei condomini non può essere dotata di poteri superiori a quelli fissati dal codice civile. E il codice civile – continua la Corte – stabilisce che “il condominio non può limitare la sfera della proprietà dei singoli condomini a meno che non si tratti di limitazioni già previste nei regolamenti dello stesso condominio e accettate al momento dell’acquisto della casa

In seguito a tale pronuncia il TAR della Lombardia non ha potuto fare altro che annullare il provvedimento del Comune di Milano e obbligare l’amministrazione a concedere tutte le autorizzazioni alla signora Laura L.

Questa sentenza costituisce un precedente fondamentale in materia turistica, potendo essere invocata da tutti coloro i quali, proprietari di bed & breakfast, anche al di fuori della Lombardia, dovessero vedersi la strada sbarrata da assurdi veti condominiali.

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