Agriturismo a 5 stelle: parte la rivoluzione
Manca solo l’ok definitivo della Conferenza Stato-Regioni e poi, anche gli agriturismi italiani potranno sfoggiare una o più stelle accanto al proprio nome
Parte ufficialmente la rivoluzione nel settore dell’ agriturismo. Manca solo l’ok definitivo della Conferenza Stato-Regioni e poi, anche gli agriturismi italiani potranno sfoggiare una o più stelle accanto al proprio nome, come già accade per gli alberghi e le pensioni.
E’ quanto deciso lo scorso 24 gennaio dall’Osservatorio Nazionale dell’Agriturismo nel corso di una riunione tecnica presso il Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari a cui hanno preso parte i rappresentanti del Mipaaf, delle principali associazioni agrituristiche italiane, delle Regioni, del Touring Club e del Dipartimento del Turismo. Il nuovo disciplinare ha come obiettivo il rilancio e la riorganizzazione del settore agrituristico italiano attraverso un’omogenea e severa valutazione di tutte le strutture presenti sul territorio nazionale.
Nel corso dei lavori sono stati individuati una serie di parametri per la classificazione degli agriturismi in cinque categorie di qualità. I parametri riguarderanno le caratteristiche dell’agriturismo, il livello di comfort garantito agli ospiti, i servizi offerti e il grado di valorizzazione dei prodotti tipici, del paesaggio e del territorio.
Dalla valutazione complessiva di questi parametri si arriverà alla classificazione delle strutture e all’assegnazione del numero di stelle. Per la scelta del logo, che dovrà raffigurare il modello di ospitalità propria del settore agrituristico, sarà avviato un bando pubblico da parte del ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
La scelta di avviare un’attività di controllo e di ridefinizione di tutte le strutture ricettive agrituristiche in Italia è stata dettata dalla necessità di adattare il sistema, ormai desueto, alle rinnovate esigenze del mercato e alla sempre più esigente richiesta turistica. Gli ospiti che scelgono di trascorrere le loro vacanze in agriturismo non sono più disposti ad accontentarsi. Con il passare degli anni e lo sviluppo di una maggiore consapevolezza ambientalista la clientela è diventata più esigente e non sempre la risposta è stata all’altezza delle attese.
A un agriturismo, oggi, si chiede ospitalità, convivialità, prodotti agroalimentari tipici e di qualità, paesaggi incontaminati e la possibilità di trascorrere un soggiorno immersi nel silenzio a contatto con la natura e gli animali. L’approssimazione che ha caratterizzato il settore agrituristico nei decenni passati, ormai, non è più sostenibile, da qui la necessità di una classificazione delle strutture ricettive tale da essere sinonimo di qualità e trasparenza sia per i clienti sia per gli operatori.
Solo così, sarà possibile stare al passo con le tendenze dei mercati (nazionale ed estero) e fare chiarezza su un sistema di norme – quelle che regolano il settore – molto complesso e frammentato. Un percorso lungo, che è appena all’inizio, ma, che si spera cominci presto a dare i suoi primi frutti.