Il carnevale di Offida
Il Carnevale offidano si svolge ogni anno secondo un rituale fissato dalla tradizione
Il carnevale è ormai una tradizione che caratterizza tutte le regioni d’Italia, un evento che prende forma a seconda dei diversi temperamenti, tradizioni e luoghi, tutti però legati e uniti da un comune denominatore: la voglia di divertirsi e di festeggiare riscoprendo le antiche tradizioni che richiamano usanze e costumi che la nostra nazione ha mutato e tramandato nei secoli.
Offida è un piccolo borgo medievale, in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche, noto e conosciuto per i suoi particolari e caratteristici festeggiamenti.
Origini del carnevale Offidano
Le origini del carnevale Offidano, o carnevale di Offida che dir si voglia, risalgono alla metà del ‘700 e il suo svolgimento è incentrato sulle due manifestazioni per eccellenza che da tempo caratterizzano questa festa: “Lu Bov Fint” e “I Vlurd”. Da non dimenticare però i “Veglionissimi” che rappresentano il fiore all’occhiello delle notti danzanti ospitate dallo storico e suggestivo Teatro Serpente Aureo.
Il Carnevale offidano si svolge ogni anno secondo un rituale fissato dalla tradizione: inizia ufficialmente il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, e termina il giorno delle Ceneri.
L’avvio del Carnevale Offidano viene come sempre dato il giorno della “Domenica degli Amici”, che precede di due settimane il carnevale: la fanfara annuncia l’avvio del carnevale uscendo dal cinquecentesco Palazzo Mercolini.
La sera del giovedì grasso, le congreghe, gruppi storici con stendardi e costumi propri, ricevono dal sindaco le chiavi del paese, che da quel momento è simbolicamente nelle loro mani.
Evento clou e sicuramente la manifestazione più sentita dagli offidani è “Lu Bov Fint” (Il bove finto), che rievoca la caccia ad un bue, oggi costituito da un’intelaiatura di legno e ferro coperta da un panno bianco e portato a spalle da un paio di uomini.
Il bove inizia a girovagare per le vie del paese fino ad arrivare in piazza, dove ad attenderlo c’è la folla festante vestita con il tradizionale abito chiamato “guazzarò”, semplicissima veste bianca agghindata da laccetti e foulard rossi, che istiga il bove con urla e schiamazzi dando origine ad una vera e propria corrida.
L’atto finale è l’uccisione del bove al quale vengono fatte toccare le corna su una colonna del palazzo municipale e portato come trofeo in processione per le vie del paese cantando l’inno del carnevale offidano.
Nelle giornate successive ad Offida c’è un susseguirsi di festeggiamenti che giungono alla conclusione il martedì grasso con i “vlurd”, lunghi fasci di canne e paglia che vengono accesi e portati in spalla lungo le strade del paese in una meravigliosa cornice medievale, creando un’atmosfera molto calorosa tra il gioco di ombre e di luci.
Oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia ed essere nota per il suo particolare carnevale, Offida è conosciuta per l’arte del merletto a tombolo, tradizione che si tramanda da cinque secoli di madre in figlia.
Per gli amanti del buon vino bisogna anche ricordare il famoso vino bianco DOC passerina, uno dei vini di punta della regione marchigiana.
Oggi, specie nei mesi estivi, girando per le strade di Offida, si possono vedere merlettaie che lavorano al tombolo di fronte all’ingresso della propria casa, proprio come è accaduto per secoli.