Il parco Nazionale del Gran Paradiso
Una delle attrazioni preferite dai turisti che si recano al Gran Paradiso sono le cascate
Circa il 13% del territorio della Valle d’Aosta è caratterizzato da aree protette: qui almeno la metà di questa importante percentuale, è dedicata all’estensione del Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra valli valdostane che caratterizzano l’area del Gran Paradiso.
Il parco è stato istituito nel 1922 ed è in assoluto il più antico d’Italia, con i suoi 70mila ettari pronti ad ospitare circa 2.600 stambecchi, quasi 10.000 camosci e almeno una ventina di coppie di aquile reali.
Nelle diverse zone del parco, divenuto ormai vera attrazione e meta turistica preferita della Valle d’Aosta, sono presenti anche altre specie animali che vengono coccolate e protette nei diversi ambienti.
Nei boschi che sorgono nel versante piemontese è possibile trovare anche cinghiali, caprioli e cervi, oltre a una vastissima quantità di uccelli che sono caratteristici per l’ambiente montano. Il punto di forza del parco Nazionale del Gran Paradiso è l’obiettivo di salvaguardia del vasto ecosistema, composto da numerosi habitat, con il tentativo continuo e costante di conservare una ricchissima biodiversità che sorge in esso e proprio al suo interno viene racchiusa.
Escursioni e attività all’aria aperta
Un modo divertente e sicuro per muoversi all’interno del parco è sicuramente l’escursione con l’aiuto di un professionista, di una guida che ci porti alla scoperta delle meraviglie che ci circondano.
Gli operatori che garantiscono questo servizio sono a tutti gli effetti degli accompagnatori naturalistici specializzati nel guidare i visitatori in lungo e in largo sul territorio dell’area protetta.
Possono accompagnare i visitatori in ogni stagione attraverso percorsi accessibili a tutti o itinerari impegnativi che garantiscono sempre massima sicurezza e divertimento.
Ogni turista potrà selezionare i campi che più gli interessano, andando così a trovare la soluzione perfetta per le proprie esigenze, in modo da applicare il proprio itinerario alla guida che sarà assegnata.
Il Parco del Gran Paradiso e la sua storia sono legate alla tutela e protezione dello stambecco, animale che un tempo presente su tutto l’arco alpino ma già agli inizi del XIX secolo era a rischio estinzione. Attorno alla valle di Cogne si sono salvati appena una decina di esemplari, portando a un divieto di caccia per cercare di evitare la sua estinzione. Il parco è stato istituito il 3 dicembre 1922, con la firma di re Vittorio Emanuele II sul decreto legge, diventando il primo Parco naturale d’Italia.
Una delle attrazioni preferite dai turisti che si recano al Gran Paradiso sono le cascate: le più spettacolari sono quelle di Lillaz, nella frazione di Cogne, ma anche nel versante piemontese vi sono alcuni scorci incredibili verso Noasca, un vero angolo naturale di rara bellezza che merita di essere visitato.