Parchi naturali

Il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano

Un Parco all'insegna della natura, della natura e della fauna

Ciò che differenza il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano da molti altri parchi naturali è sicuramente la parte che sorge nel versante emiliano: è possibile vedere gran parte della Pianura Padana fino alle Alpi che spesso tendono ad essere innevate fino a maggio, con circa 300 km di visibilità.

Uno spettacolo davvero come pochi! Nella sua parte estesa fino alla provincia di Modena si incontra un paesaggio che sembra essere incontaminato, appartenente a un tempo remoto che raramente si ha la possibilità di visitare.

Ma partiamo dalla storia di questo parco nazionale che è stato istituito nel 2001 e si estende per oltre 24.000 ettari (circa 16mila in Emilia e 7mila in Toscana). Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano dispone di una straordinaria ricchezza di ambienti che spaziano dai boschi di faggi fino alle praterie, dai castagneti fino a pascoli antichi passando poi ai laghi di origine glaciale.

La fauna conta animali come il lupo, il tasso, il cervo e il capriolo oltre all’aquila reale e alcune rarità botaniche che si trovano in giardini botanici naturali.

Sono state segnalate ben cinque coppie di aquile reali, pronte solitamente a farsi vedere in volo nelle valli del Bràtica, Parma, Cedra e Ozola. In ogni zona dove si spostino le aquile è possibile trovare un sito di nidificazione, con pareti rocciose che ospitano uno o più nidi.

Vengono controllati accuratamente e sono posti al di sotto dei territori di caccia estivi in modo da poter agevolare il trasporto delle prede. Il punto di forza del parco naturale è quello di poter offrire ai suoi visitatori numerose iniziative, tra cui le escursioni tra le bellezze del posto, percorsi in bicicletta o in sella a un cavallo, la possibilità di praticare il nord walking e lo sci alpinismo nel periodo invernale. Inoltre vi sono anche centri di raccolta di funghi e di mirtilli.

pietrasitoIn questa situazione ideale è possibile spostarsi in motocicletta, vivendo ogni curva, ogni luogo come una sorpresa naturale: è consigliabile fermarsi anche nei paesini arroccati sui monti, molti dei quali sono borghi antichi del medioevo. E’ vero, le stradine non sempre sono ben conservate, quindi è richiesta massima attenzione in fase di guida.

Sono previsti tre itinerari automobilistici per la visita del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che vi aiuteranno a spostarvi con facilità e divertimento: dal fondovalle del Magra noterete le distese di oliveti e di viti, con pascoli e boschi. Sul versante emiliano, segnato da un clima continentale, troverete un paesaggio caratterizzato da abetine, faggete e boschi di conifere autoctone.

Muovendovi a piedi per i vari sentieri potrete incontrare caprioli, volpi e scoiattoli, cince, ciuffolotti e anche lupi, specie oggetto di grandi cure e tutela. Nel versante pianeggiante potrete concedervi passeggiate vicino ai torrenti abitati da trote fario e merli acquaioli.

Come arrivare al parco?

Se vi muovete in auto, potrete giungere sino al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano uscendo al casello di Modena Nord dell’autostrada del Sole A1. Chi invece si sposterà in treno potrà scegliere tra le stazioni più vicine che sono quelle di Castelnuovo Garfagnana (LU), Fivizzano (MS), di Terrarossa (MS) e Filattiera (MS), nel versante Toscano, e invece quelle di Parma e Reggio Emilia sul versante emiliano.

I turisti che si spostano da luoghi più lontani potranno scegliere di alloggiare all’interno degli agriturismi biologici che si trovano in provincia di Parma o in provincia di Lucca, in modo da godersi in più giorni la maestosità del parco.

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