Il Parco Nazionale Val Grande in Piemonte
Un mondo a sé, un mix di fascino ed emozioni selvagge in un luogo da esplorare fino a perdersi
Un mondo a sé, un mix di fascino ed emozioni selvagge in un luogo da esplorare fino a perdersi: tra boschi, cascate, camosci, torrenti da guadare e splendidi bivacchi recuperati sorge il Parco Nazionale Val Grande, in Piemonte, a soli 100 Km da una grande metropoli italiana come Milano. In zona non vi sono grossi insediamenti urbani o infrastrutture che abbiano trasformato l’aura naturale del parco.
Al suo interno i viaggiatori possono trovare la Riserva naturale Val Grande e la Riserva naturale Monte Mottac che sono state entrambe istituite nel 1971. Presenta una fauna estremamente ricca che si compone con esemplari di aquile reali, falchi pellegrini, gufi reali, picchi, galli forcelli e francolini di monte. Sono presenti anche camosci, caprioli, cervi, volpi, faine, tassi e donnole.
Si tratta di una meta turistica eccezionale dove sarà possibile sperimentare il senso della solitudine a stretto contatto con la natura, dove ci si può misurare con le proprie capacità, tra il trekking e l’abilità di interpretare le cartine topografiche, muovendosi anche tra segnali e tracce che sono la chiara testimonianza del passaggio degli esseri umani sul posto.
Il parco è pieno di torrenti dove è possibile trovare trote e scazzoni, mentre se ci si sposta verso le rive si incontrano merli acquaioli ed esemplari di ballerine gialle. Grazie alla sua stretta vicinanza con il lago Maggiore il clima della zona si presenta mite e per questo la vegetazione è capace di garantire sempre un magico panorama, con numerose varietà di fiori e alberi, in modo particolare castagni, faggi, tigli, aceri, tassi, felci, muschi, mirtilli e rododendri.
Caratteristiche del parco e cosa visitare
Il parco si estende complessivamente su una superficie di circa 15.689 ettari caratterizzati da un terreno prevalentemente montuoso.
I paesaggi variano in base alla quota che si raggiunge, in base all’esposizione al sole e alla presenza dell’acqua; nonostante ciò però è possibile notare una montagna aspra considerata “fredda” proprio per aver saputo mantenere il suo nucleo naturale.
Vi consigliamo di effettuare escursioni fino al Monte Zeda ed il pizzo Marona, che delimitano il parco sul versante del Lago Maggiore: attenzione però, perché la fatica si farà sentire e per questo è meglio evitare di recarsi sul posto accompagnati da bambini piccoli o persone anziane.
Vi è inoltre, solo per i più esperti, un’appagante passeggiata tra Valgrande fino alla Bocchetta di Campo; in questo caso però è da segnalare la difficoltà dei sentieri poco battuti, che potrebbero anche portare a scivolate disastrose davanti a disattenzioni dei viaggiatori.
I monti principali del parco sono:
- Monte Togano
- Monte Pedum
- Monte Zeda
- Cima della Laurasca
- Pizzo Proman
Come accedere al parco
L’accesso al parco è reso possibile attraverso la zona Sud-Est e Nord, dove è possibile giungere in automobile all’interno del parco fino al paese di Cicogna oppure a Ompio. Chi arriva da Est potrà trovare accesso da Miazzina o Caprezzo; dal Nord si accede al paese di Malesco mentre da Sud-Ovest si passa per Vogogna o Premosello-Chiovenda.
E’ bene ricordare che il parco ospita anche due musei: il museo archeologico della pietra ollare a Malesco e il museo dell’Acqua a Cossogno.