Turismo termale: sempre più persone lo scelgono per stare meglio
Il turismo termale si colloca proprio in questa rinnovata consapevolezza
Il nostro Paese spicca per la bellezza del panorama naturalistico che lo caratterizza e presenta una incredibile moltitudine di luoghi paradisiaci e, al tempo stesso, benefici per la salute. Stiamo parlando delle mete che attraggono quello che oggi è definito turismo termale e che costituisce la scelta azzeccata per rilassarsi e ricreare il proprio corpo e la propria mente grazie ai doni della natura come le terme. Da qualche anno a questa parte il turismo termale ha preso piede in maniera così espansiva che non è più considerato un tipo di turismi dedicato ad una nicchia ma un vero e proprio trend di viaggio, peraltro inserito anche tra i programmi del Sistema Sanitario Nazionale per i quali sempre più persone hanno accesso.
Termalismo e turismo termale non sono la stessa cosa
C’è anche da considerare che il turismo termale è regolamentato dalla legge nazionale che stabilisce che i luoghi termali sono considerati siti di interesse naturale ambientale e culturale e che, per questo, vanno tutelati. Infine c’è da considerare che quello che le persone chiamano comunemente turismo termale potrebbe essere in realtà termalismo e viceversa.
La differenza tra questi due concetti è piuttosto marcata anche se potrebbero sembrare la stessa cosa. Il termalismo è un termine che risale ai tempi degli antichi Romani e dei Greci che furono i primi a costruire i centri termali in cui erano soliti godere dei benefici delle acque calde e drenanti che sgorgavano da questi grandi bagni pubblici.
Al contrario il turismo termale è la versione commerciale del termalismo e comprende tutto quello che riguarda terme, strutture, ospitalità, vasche, massaggi, saune, docce termiche ecc… Solitamente tutte queste strutture e attività sono chiamate con il nome di Salus Per Aquam, ovvero SPA. Le SPA e i centri di benessere non sono collocati solo sui siti da dove sgorgano le acque calde e benefiche ma anche in maniera artificiale nei centri città dove si affollano sempre più numerosi.
Come e perché il turismo termale riscuote sempre maggiore successo
Se dovessimo analizzare la ragione per cui il turismo termale ha preso piede così velocemente sul mercato la prima risposta che ci verrebbe in mente è che le persone hanno a mano a mano sviluppato una maggior consapevolezza rispetto alla propria salute fisica e mentale. Per questo investono più che mai risorse nella cura del proprio corpo e dedicano la propria attenzione a metodi alternativi alla medicina tradizionale per risolvere acciacchi cronici e quotidiani che ci provocano fastidio e dolore.
Il turismo termale si colloca proprio in questa rinnovata consapevolezza per cui il benessere e la salute sono di prioritaria importanza a partire da cosa mangiamo, con cosa ci laviamo e quali prodotti utilizziamo. Se poi ci soffermiamo ad analizzare i numeri si capirà come quello del turismo termale sia un fenomeno in continua e costante crescita.
I dati del turismo termale
Toscana, Veneto e Trentino Alto Adige sono le regioni che hanno acquisito il primato di regioni con i maggiori flussi turistici a scopo termale. Il Rapporto di Federterme ha rilevato che le imprese classificate come aziende termali sono quasi quattrocento in Italia e offrono una cifra pari a quasi trentamila posti letto. In questo quadro economico è il Veneto a offrire il maggio numero di aziende termali (ottantacinque) seguita da Campania e Toscana. L’Istat, invece, ha rilevato la capacità degli esercizi ricettivi presso i comuni termali italiani che sono 93 e che ospitano quasi quattromila strutture ricettive dedicate.
La capacità ricettiva delle strutture preposte al turismo termale offre più di trentamila posti letto di cui la metà offrono servizi elevati tra tre e quattro stelle di ospitalità. Le associazioni di categoria hanno anche indagato su quale tipo di persone si rivolge a questo tipo di turista che, per l’occasione, prende il nome di “curista”. L’analisi ha mostrato come l’età media sia piuttosto elevata ed il tipo di soggiorno superi di gran lunga i tre giorni. Le persone di tipo curista tendono a tornare nello stesso sito di cura e la domanda proviene principalmente da italiani mentre per il 30% da stranieri.
I comuni termali, quindi, sono un vero e proprio patrimonio per il nostro Paese ma è chiaro che sono necessari maggiori investimenti per rendere questi posti attrattivi per la domanda straniera e, al tempo stesso, preservarli da contaminazioni artificiali.